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giovedì 29 dicembre 2016

I nostri auguri


dalla redazione di Rubriche Meridionali

Il 2016 se ne va…ormai ci siamo. Per un numero nutrito d’artisti è stato l’ultimo anno di vita…da i Dario Fo per finire ai George Michael,ecc., e questo spiace in quanto gli artisti segnano il tempo con le loro opere, frasi, canzoni e spesso illuminano e accendono la fantasia dei più. Ma in numero di sicuro più consistente ha terminato quest’esperienza terrena tanta gente umile, tanti diseredati, migranti, bambini. In sostanza a morire di più sono sempre gli ultimi. A loro va in particolare il nostro pensiero e gli auguri d’una vita migliore, più degna vanno ai loro simili. A quelli ancora vittime che subiscono guerre nefande che producono e alimentano gli stolti uomini d’una società neoliberista, dove il mercato, il consumo,la proprietà di cose e di terre viene al primo posto come obiettivi da conservare e perseguire. Auguri ai tanti giovani che intravedono un futuro difficile, complicato, e devono subirsi anche le battute stolte ed offensive di qualche ministro cretino. Auguri al nostro Sud, ai Sud dell’Europa e di tutto il mondo. Auguri affinchè trovino organizzazione e comunanza fra loro per riscattarsi, riappropriarsi di dignità e forza per combattere per una società più giusta dove si abbia rispetto e pari opportunità indipendentemente dalle collocazioni geografiche. Auguri perché trionfino i valori che fanno dell’uomo non un mostro d’egoismo ma un essere degno di venire appellato come tale, ovvero la solidarietà, l’uguaglianza, la tolleranza,l’inclusione, la fratellanza. Auguri che chi politicamente ha nella storia e nel DNA questi valori s’adoperi per interpretarli davvero dando dignità alle proprie radici smettendola d’essere un cattivo interprete. E per finire auguri a chi,conscio di non fare del bene a sé stesso e agli altri restando affiancato a testardi cattivi interpreti, li lasci al proprio destino e s’organizzi con i fratelli giusti per combatterli e dare governo e giustizia alle popolazioni sofferenti!

Buon 2017!

la redazione di Rubriche Meridionali


lunedì 19 dicembre 2016

Sud e Sinistra…


di Andrea Balìa

Potrebbe sembrare la sigla d’un nuovo movimento politico..e non sarebbe neanche male, e invece sono solo riflessioni.
Qualcuno potrebbe obiettare : ”vi riempite sempre la bocca di sinistra”….qualcun altro scopre candidamente che un collaboratore di destra o un alleato europeo xenofobo e nazionalista non sono proprio il massimo dell’affidabilità, qualcun altro, pur di rimanere a galla, e non avendo sponde e/o credibilità da quella parte riparte col mantra ”ne dx e né sx…ma Sud”. Come se il Sud fosse l’unico posto al mondo dove i valori non dovrebbero esistere ma solo il sesso degli angeli. E invece i valori esistono e allignano dovunque, travalicando persino le ideologie. E da una parte stanno le tradizioni, il conservatorismo, l’individualismo, la difesa nazionalista, il neoliberismo, la difesa dei propri interessi, un’umanità di facciata,una disponibilità verso il prossimo con tanti limiti e paletti, una supponenza di caste e di ruoli (con derive talvolta xenofobe se non razziste) e che chiameremo destra (o come volete). Dall’altra parte l’attenzione al progresso, un’idea collettiva e socializzante dello stare con gli altri, un mercato libero ma con regole a difesa dei più deboli, interessi pluralistici, un’attenzione agli altri, la solidarietà, la tolleranza, l’uguaglianza, l’accoglienza e l’inclusione, la giustizia ancor prima della legalità, che chiameremo sinistra (o come volete). E perseguire un modo o l’altro di concepire la vita, il proprio essere, la politica, fa stare inevitabilmente da una parte o dall’altra, ovunque, anche nel Sud dell’Italia (indipendentemente dagli eventi storici che vanno revisionati ma non come esercizio nostalgico e rivendicazioni contro gli altri). Queste parti, per usanza e comodità le potremo chiamare destra e sinistra, o in altro modo, ma restando tali nella sostanza. “Si ma la sinistra ha fatto porcherie come gli altri…” E chi lo nega? Ma i cattivi interpreti non compromettono la validità dei valori….semplicemente li interpretano male e o in cattiva fede (spesso) o per incompetenza semplicemente li tradiscono! Ma se credo nella solidarietà là sto…che poi ci sia chi deputato a governare, legiferare queste cose non le applichi o le applichi male non sposta la mia collocazione. E quindi anche il Sud..o chi è a Sud ed ha a cuore le sue sorti deve decidere e avere consapevolezza dove schierarsi, tanto più se è operativo in politica. Ma il non subire l’altrui, e spesso fallace, operato diventa un dovere. E, conseguenzialmente, il Sud, ancor prima e ancor più di territori diversi, deve adoperarsi affinchè nasca e si costituisca un soggetto spartanamente  di sinistra, che riprendendo la lezione gramsciana e unendo le vere e sane forze del suo ambito politico dia loro voce e rappresentatività anche per un Sud riscattato,orgoglioso delle sue radici,costumi e valori in un paese più equo!
E continueremo “a riempirci la bocca di sinistra…” !

Andrea Balìa