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lunedì 24 dicembre 2018

Cialdini via da Napoli...




CIALDINI VIA DA NAPOLI...

Il massacratore Enrico Cialdini finisce nel mirino della Camera di Commercio di Napoli, che ha detto il suo “sì” alla rimozione del busto del luogotenente di Vittorio Emanuele II. Come riporta Il Mattino, la giunta della Camera di Commercio, sotto la presidenza di Ciro Fiola, avrebbe già un progetto per sostituire il busto: bandire un concorso per una statua in ricordo delle vittime dell’eccidio di Pontelandolfo che lo stesso Cialdini ordinò.

Cialdini, tra il 1860 e il 1861, fu uno dei conquistatori violenti delle Due Sicilie, ricordato soprattutto per l’azione devastante di Gaeta contro civili inermi. Nell’Archivio di Stato partenopeo sono conservati i documenti, con i quali in quei mesi di repressione, venne concessa la cittadinanza onoraria di Napoli a Cialdini, ma la stessa è stata revocata nell’aprile 2017 dall’amministrazione di Luigi de Magistris.

martedì 11 dicembre 2018

“PAGLIACCIATA A 5 STELLE”



di  Amalia Spanò

Tutti abbiamo nella parentela qualcuno, un cugino, un nipote che è diventato grillino, spesso  un amico, magari anche storico. Poi col tempo le percentuali stanno decrescendo, alcuni di loro, tranne i più accaniti, stanno in silenzio…non commentano più…fanno gli gnorri! Ce l’avevano con la vecchia politica ma si sono imbarcati il ”novello” Salvini, con i 49 milioni di euro fregati allo Stato (ovvero a noi tutti!) e l’onestà e  il cambiamento tanto declamati a farsi benedire. Come la vogliamo chiamare?  “PAGLIACCIATA A 5 STELLE”?
E senza parlare della deriva razzista…dell’accondiscendere a frasi, proposte di legge,ecc…del loro partner padano. Ovviamente nessun rimpianto per chi li ha preceduti…ma di sicuro la soluzione non sono loro. In questo triste quadro il carico da  novanta da voltastomaco lo mettono quei meridionali rincoglioniti e opportunisti pronti a vendere la propria faccia, il loro culo e la loro storia e identità a chi li ha offesi fino all’altro ieri e a chi li ha svenduti a questa feccia xenofoba e razzista!

Amalia Spanò

Direzione Nazionale Associazione Culturale Meridionalista Progressista ”Rubriche Meridionali”

giovedì 29 novembre 2018

E va in onda la prima…


di  Amalia Spanò

Come un grande film o un’opera teatrale.
Con la peculiarità che il regista è anche il primo attore, l’interprete. Un minimo di staff per l’organizzazione…e poi le comparse. Che, esserlo, nel caso di ottima rappresentazione e conseguente successo da anche un senso di dignità. A chi non sarebbe piaciuto essere stato una comparsa in un film di Fellini, De Sica, Bertolucci? In caso d’insuccesso resta il sentirsi l’inutile nullità d’una comparsa!

Amalia Spanò

martedì 2 ottobre 2018

Tra nausea e resistenza


 

di Andrea Balìa

Ti tocca ascoltare il ”sorridente” Di Maio che in una tristemente ripetuta collocazione ”ducesca” da un balcone romano annuncia d’aver sconfitto la povertà al popolo ignaro. Leggere che lo spread vola… solo che quando a causarlo era il cavaliere tutti (giustamente) s’indignavano che un fallace modus operandi di governare causava simili problemi; ora che la cosa si ripeta per il presuntuoso rincorrere l’attuazione di almeno qualcuna delle promesse elettorali sin’ora disattese, la quasi indifferenza popolare stupisce. Il vice premier leghista ci regala giornaliere battute in tv e sui social figlie del suo menefreghismo e spocchia. Siamo reduci da un’estate dove come governo e nazione ci siamo distinti in solidarietà e umanità verso gli immigrati. Ciliegina sulla torta il Salvini che viene in visita a Napoli..s’affaccia anche lui da un balcone e 4 ”scienziati” lo applaudono anche! La nausea cresce a livelli intollerabili… vien seriamente voglia di mollare tutto… impegno sociale e politico… mandare tutti a quel paese visto che questo da noi abitato è davvero strano, labile, opportunista. Poi inevitabilmente pensi che pochi giorni fa si sono commemorate le 4 giornate di Napoli…fulgido esempio di moto e resistenza popolare. Ripensi alle gloriose  gesta partigiane…pensi alle lotte sindacali degli anni addietro e a quelle attuali (poco supportate) di tanti operai licenziati e senza lavoro. Pensi a un Sud tradito da oltre un secolo e mezzo di incuria, dissanguamento, promesse inattuate, diritti negati e alla lotta che ormai da oltre un decennio, tra mille sacrifici, col tuo piccolo ma tenace Partito del Sud –Meridionalisti Progressisti porti avanti con amici fedeli e tenaci, talvolta inascoltato sorbendoti promesse disattese da chi ti vuole amico e sostenitore ma non ha troppo tempo x te. Pensi alle delusioni spesso causate da giovani col solo mito della carriera, del poltronismo, premiati spesso  da un giovanilismo ad ogni costo che fraintende il giusto supporto alle nuove generazioni dimenticando che si è in gamba o teste di cavolo in età avanzata e/o da giovani, per cui bisognerebbe attuare lo sforzo del saper valutare e distinguere.
Inevitabilmente, e fin quando salute e volontà sorreggeranno, l’impegno e la resistenza, fra amarezze e delusioni, continuerà imperterrito e con intatti obiettivi prefigurati.

Andrea Balìa

mercoledì 6 giugno 2018

La nostra opinione.... l’alleanza 5 Stelle e l’amaro frutto del governo !



Direzione Nazionale Associazione  Culturale ”Rubriche Meridionali”

06/06/2018

Articoli, commenti, riflessioni e altro di certo non mancano. Una voglia sfrenata di dire la nostra non  ci assale, ma d’altro canto avendo un’associazione ed essendo dei meridionalisti progressisti e gramsciani con il Sud nel cuore e nelle ragioni della nostra esistenza, riteniamo comunque giusto esprimere il nostro parere.
Al di sopra di tutto c’è ovviamente la premessa ed il rigetto per un’alleanza, definita paraculescamente ”contratto”, che nessuna ragione al mondo o giustificazione strumentale può farcela ritenere accettabile.
Un elenco di dichiarazioni, contraddizioni, nomine e altro pensiamo possa costituire  una legenda che serva a chiarire meglio il perché e l’oggettività d’una nostra considerazione profondamente negativa su tutta la faccenda :

- "Io sono del sud. Faccio parte di quella Italia a cui la Lega diceva VESUVIO LAVALI COL FUOCO. Io non mi alleerò mai con la Lega". Luigi Di Maio 19 giugno 2017

- “Allearsi con la Lega? Fantascienza…!”  Roberto Fico  Aprile 2018

- Un bigotto come il neoministro  Fontana che faceva le marce contro gli omosessuali e ritiene la famiglia "naturale" l'unica possibile. Contro i gay e anche l’aborto.

- Un riciclato come il discusso neoministro Savona spacciato per  rivoluzionario dimenticandosi il ruolo di ministro nel governo Ciampi, quello di burocrate in uno dei governi Berlusconi, la vicepresidenza della sezione italiana dell'Aspen, istituto finanziato da Rockefeller Brothers Fund, Ford Foundation e molti altri giganti dell'economia e della finanza internazionali, e da Confindustria, Mediaset, Fiat, eccetera in Italia. 

- La neoministra Lezzi per il Sud senza portafoglio…e senza memoria. Era tra quelli scoperti nei 5 Stelle a non aver versato il contributo (apprezzabile iniziativa) dal suo stipendio. Ci sarebbero state gravi conseguenze..e invece perdonata e anche premiata con la nomina. Ah..già aveva detto che se n’era dimenticata. Certo vedersi circa 15.000 € sul c.c. ogni mese non sovviene facilmente d’aver preso un impegno di restituirne una parte. Insomma rettitudine, affidabilità ed onestà.

- La neoministra Buongiorno, ex di Forza Italia e avvocata a difesa della gran parte delle cause del cavaliere Berlusconi. Insomma una che sa battersi per il giusto e mettere a disposizione di cause sociali la sua professionalità.

- Il neoministro Centinaio che ha l’accusa  facile di ”Terun..” e che considera che ”i neri sono i futuri terroni”. Un sincero democratico aperto all’integrazione!

- La neoministra della Sanità che ritiene vada riconsiderata la non obbligatorietà sui vaccini. Meglio che i genitori valutino autonomamente se mettere a rischio i propri figli e quelli degli altri. 

- La neo presidente del Senato Casellati eletta da 5 Stelle e Lega, di Forza Italia e avvocatessa  a difesa del cavaliere Berlusconi nel famoso processo Ruby, sostenendo la veridicità della tesi che fosse davvero la nipote di Mubarak contro le fantasiose teorie opposte. Donna tosta e coraggiosa che dichiara apertamente la sua non simpatia per le cause femministe.

- Il neoministro dell’interno Matteo Salvini che dichiara la giustezza della Flagtax,sostenendo la progressività prevista in Costituzione al contrario “I ricchi giusto che paghino meno”, e confondendo proporzionalità con progressività ”se tutti pagano la stessa percentuale già chi guadagna in più paga più di chi guadagna meno”.  Stupefacenti rivelazioni che aprono scenari di grandi dubbi sulle nostre capacità interpretative.

- Il neopresidente del Consiglio Conte che nella sua disamina di presentazione per la richiesta della fiducia non fa una cifra, non declina un argomento preciso e sorvola tranquillamente sul Sud e i suoi problemi, nonostante il suo essere foggiano e uomo del meridione. Il tutto a conferma del generico trafiletto nel contratto e a risottolineare  la non risposta al voto di protesta del Sud, ripagato altresì con l’accordo con  la Lega in regalo agli elettori e alla gente del Mezzogiorno del paese. 

Crediamo che basti e avanzi a supportare il nostro giudizio negativo augurandoci che le campane di noti figuri del Sud smettano il loro suono ammaliatore e di supporto ai penta stellati come in fase preelettorale o addirittura ancora adesso.
Chi c’era prima non aveva di certo la nostra adesione al loro operato, ma ciò non determina la meritino questi personaggi al governo. E allora? E allora serve costruire una nuova Sinistra coesa che racchiuda le forze sane per una proposta politica che abbia al centro la vera ”questione meridionale”.

Buon lavoro agli uomini di buona volontà!

Direzione Nazionale Associazione  Culturale ”Rubriche Meridionali”

sabato 12 maggio 2018

Il nuovo governo e lo pseudo meridionalismo strabico….




di Amalia Spanò

Come ormai noto sta per entrare in campo il nuovo governo Movimento 5 Stelle e Lega. Abbiamo già scritto, con un precedente articolo, nostre riflessioni in merito….contraddizioni, pericoli, risposte beffarde alle esigenze del Sud e al voto di protesta che quest’ultimo ha espresso nell’ultima  competizione elettorale.
Giustamente qualcuno, pur complimentandosi e condividendo il senso delle nostre parole, ci ha fatto notare come e perché mancassero valutazioni su simpatie “terroniche” nei confronti del populismo grillino. Chiediamo venia e condividiamo il dubbio e la domanda su quest’aspetto, che solo il desiderio di non produrre riflessioni troppo lunghe che rischiano di rendere pesante uno scritto ci hanno fatto desistere, ma con l’intenzione sincera di entrare nel merito appena possibile. Quindi ricevuta la domanda provvediamo subito a dire la nostra.
Innanzitutto chiariamo che usare l’aggettivo ”pseudo” viene dalla convinzione nostra, ripetuta spesso e unitamente agli amici del Partito del Sud e a qualche preparato storico, che la parola meridionalismo sia abusata con appropriazione indebita da chiunque s’erga a difensore della memoria del Sud, a qualsiasi problema lo affligga, spesso tra rivendicazioni e analisi che hanno più a che fare con la nostalgia e il rimpianto che con la politica. Quindi riteniamo che probabilmente il termine “suddismo” sia e comunque dovrebbe essere quello più appropriato. Il meridionalismo ha precisi radici e padri fondatori d’un ben definito pensiero politico che si rifà a valori sociali che hanno casa nella visione progressista. E anche sullo ”strabico” chiariamo le nostre idee : il suddetto mondo  ”suddista” si crogiola nel ripetitivo ”né Destra e né Sinistra” che è un modo per svicolare un po’ furbamente da legami politici, ma nei fatti, tra una storia e l’altra, non ha uno sguardo libero, neutro come si vuol far credere. Nei fatti lo strabismo è evidente nel propenderlo invece sempre verso una parte….ovvero a Destra. E lo dimostrano le iniziative tutte  caratterizzate da una propensione conservatrice, e anche le ultime “tavole”, “carte”, “proposte di macroregione” guarda caso sono fra noti personaggi con il cuore a destra e con sponde con politici di quel mondo. La furbizia non ha però limiti e alcune formazioni annusando il pericolo di restare fuori da giochi o competizioni elettorali  svende la sua adesione e una presunta democraticità, ma presentando poi noti figuri destrorsi.
E anche verso il populismo del mondo grillino (che anch’esso ci regala alleanze destrorse) alcuni di questi ”suddisti” sono già traslocati, dietro indicazioni strumentali di alcuni ”pifferai” (in cerca di sponde e/o casa) forti di qualche credito costruito con la penna e il presenzialismo in questo piccolo mondo antico. 
Il vero meridionalismo ha un respiro più lungo e libero e ben altri riferimenti.

Amalia Spanò
Socio Promotore e Fondatore di “Rubriche Meridionali”

venerdì 11 maggio 2018

Né Destra e né Sinistra?!?!? E Salvini cos’è…un figlio dei fiori?




di Amalia Spanò

Sembra che alla fine la cosa vada in porto. I 5 Stelle vivranno l’ebbrezza di stare al governo. In barba a tutte le dichiarazioni precedenti fino alle elezioni…: 1) attacchi a tutti i partiti dell’arco costituzionale e il rinnegare qualsiasi collocazione che possa riportare a posizionamenti, simpatie, collaborazioni riconducibili alla Destra e/o alla Sinistra; 2) Di Maio dichiara che lui non ha nessuna stima x Salvini…” per uno che canta contro i napoletani e li offende..”…e lui da quasi napoletano (è di Pomigliano d’Arco) non può tollerare una cosa del genere e/o pensare d’avere a che fare con una persona di tal risma. O Fico : “ noi e la Lega siamo  differenti geneticamente”…o ancora ”un’alleanza con la Lega sarebbe fantascienza” 3) appena arrivati al governo, in ossequio all’onestà finalmente attuabile, tutti quelli che hanno rubato saranno sbattuti fuori; ecc..ecc…
E cosa succede invece? Si sta per fare il governo più di Destra mai visto e avuto in Italia…..proprio con quel Salvini leghista, xenofobo, razzista, sovranista, amico di Le Pen, antimeridionale conclamato. Dimenticate le sue canzoncine, improvvisamente tramutatosi in un figlio dei fiori non  contaminato da ideologie  politiche, e così onesto, nonostante i 48 milioni di € che la sua Lega ha fregato allo Stato italiano ( ovvero a noi tutti) e per cui sono stati condannati, che possono tranquillamente non essere buttati fuori come da promesse, ma anzi accomodarsi al governo. La Paola Taverna, grillina tra le più intolleranti per i suoi violenti attacchi verbali al Pd e agli altri, intervistata nel dopo elezioni in merito, dichiara candidamente nel suo nuovo look che non l’affranca da una antipatia e bruttezza congenita, che  ” va bene..sono cose vecchie…non è il caso di stare a far le pulci su dichiarazioni ormai di tempo addietro ”.
Questi baldi e coerenti signori per mantenere le promesse elettorali dovrebbero subito dar seguito almeno a qualcuna delle loro più significative proposte…tipo : Reddito di Cittadinanza, Abolizione della legge Fornero…Intendiamoci, cose che risulterebbero gradite alla maggioranza degli italiani. Peccato non ci siano le risorse..o meglio, ci sarebbero ma prevederebbero d’intervenire su spese militari,introduzione d’una seria patrimoniale….e allora si. Le ipotesi altresi più  probabili sono : 1) non se ne farà nulla in mancanza di risorse; 2) si faranno ma ce lo farebbero pagare penalizzandoci in altri campi; 3) si farebbero ma non sapendo o volendo recuperare risorse dove sarebbe giusto, spread e debito pubblico salirebbero in malora notevole e preoccupante.
Considerazione finale : l’accordo con la Lega è il giusto regalo che i 5 Stelle si sono sentiti in dovere di restituire come risposta al voto meridionale che li ha fortemente premiati…ovvero portare in dote al Sud la formazione politica più antimeridionale dell’arco costituzionale, espressione dei potentati economici e finanziari del Nord. Contenti chi li ha votati!
Immaginabile a questo punto la domanda ”ma allora si preferisce il Pd e i vecchi governanti con la loro inefficienza, disonestà e leggi sbagliate?”. Ovviamente no, ma non vuol dire che i presunti nuovi siano veramente tali e alternativamente affidabili. E allora? E allora forse meglio un governo ”di gestione”, multi rappresentativo secondo il peso elettorale che lavori alle esigenze in corso e alle eventuali, almeno o circa per un anno, scongiuri il pericolo dell’aumento dell’Iva, lavori alla legge  di bilancio, e produca una nuova e decente legge elettorale. Tempo in cui i partiti si riorganizzino e mettano a punto le idee, e magari una nuova, vera e seria Sinistra prenda forma riunendo le migliori forze ora disperse e non unificate. Pensiamo a Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, la parte sana di Sinistra Italiana, il Pci, il Partito del Sud, demA col suo leader e sindaco dalle potenzialità nazionali ancora inespresse,L’Altra Europa di Tsipras,ecc..,in collegamento per un più ampio progetto europeo con forze di stessa impostazione e d’idealità d’altri paesi in Europa.
Noi di Rubriche Meridionali, come Associazione Culturale Meridionalista Progressista non possiamo che auspicare ciò e che nei programmi sia prevista e ben presente finalmente la Questione Meridionale, in un’ottica costruttiva e gramsciana.
Le valutazioni negative su ciò che invece sta accadendo non sono solo nostre…di queste ore è il pensiero di Flores d’Arcais :   “Abominevole l’intesa con la Lega. Il M5S ne uscirà con le ossa rotte”
Il direttore di MicroMega giudica molto negativamente il nascente governo M5S-Lega: “Salvini rappresenta in Italia il lepenismo, cioè il fascismo postmoderno” o quello di Moni Ovadia : “Ci sarebbe da circondare il Parlamento. È necessaria una rivoluzione”

Amalia Spanò
Socio Promotore e Fondatore di ”Rubriche Meridionali”

mercoledì 25 aprile 2018

Il rischio che...



Se qualcuno capisse a cosa rischia di portare un populismo senza valori ideali di riferimento....

martedì 27 marzo 2018

Il sesso degli angeli...


di Andrea Balìa

Argomento di riflessione non nuovo ma che ritorna grazie alle sinergie tra “suddisti” e pentastellati. Anni fa con un pizzico d’ingenuità qua dalle nostre parti fu coniato il ”destra e sinistra sono indicazioni stradali”, che, oltre all’ironia e a un fondo di verità, conteneva l’errore di non essere fino in fondo preciso…perché andava completato con ”questa destra…e questa sinistra”. Infatti perchè non era un voler cancellare due posizionamenti politici del pensiero  e dei valori (checché se ne dica persistenti) ma accusare la pessima gestione di cattivi interpreti (per l’appunto”questa”) che rendevano la destra e la sinistra niente più che indicazioni stradali.

Il populismo e l’approssimazione strumentale di ”suddisti” che erroneamente s’appellano ”meridionalisti” l’ha aggiornato semplificandolo in ”né destra e né sinistra”. Idem, e di qua la ritrovata sinergia, i pentastellati nel loro ambiguo posizionamento, nel dire tutto e il contrario di tutto…aggiungendo alcuni di loro però che proprio loro sono la vera sinistra?!?!? Affermazione oltremodo risibile viste le recenti frequentazioni salviniane. O forse il dire “né destra e né sinistra” vuol ridicolmente sostenere giustificando che il signore padano  non è forse di destra?

Il sostenere che destra e sinistra non esistano più ci fa arrivare al ”sesso degli angeli”. Secondo un certo mondo pentastellato l’Italia e il Sud per un certo suddismo sarebbero l’unico posto al mondo dove la politica, il consequenziale pensiero e i valori,avrebbero il ”sesso degli angeli”…come per i bambolotti. Già l’unico…perché ovunque, in ogni luogo, stato o nazione, il pensiero politico, la visione, i valori si dividono in destra  e sinistra, conservatori e progressisti, democratici e repubblicani, ecc….
E invece no… solo in Italia e al Sud non è, secondo loro, così..solo qua col nostro ”sesso degli angeli”, populista e superficiale, oltre che strumentale.

Andrea Balìa

sabato 24 febbraio 2018

"La confusione preelettorale….ma comunque…."



di Andrea Balia

Napoli,24/02/2018

Mancano ormai pochi giorni…una settimana e ci saranno le elezioni. Difficile ricordare una campagna elettorale come questa, caratterizzata da mirabolanti promesse sulle cui coperture finanziarie restano montagne di dubbi. In assoluto, volendo, dove prender davvero soldi per attuare cose giuste d’equità e diritti, ci sarebbe dove attingere : una vera progressività finanziaria  nelle tasse, una patrimoniale riequilibratrice, soppressione di folli spese militari e suoi strumenti (aerei,ecc..),calmierare l’entità di stipendi, liquidazioni e pensioni folli,ecc… Nessuno però di questi signori che formulano queste promesse s’azzarda neanche alla lontana a far accenno a quanto sopra, a parte la discutibilità nel merito delle loro elargizioni in caso di vittoria. Quindi resta tutta la evidente cialtroneria che li contraddistingue. I soldi dove andrebbero presi? Ammesso che qualcuna di queste idee fosse attuata si toglierebbero da altre esigenze e diritti…insomma il gioco delle tre carte…o, peggio ancora, il debito pubblico andrebbe in default. Cosa non tanto improbabile, visto che il redivivo Zio Silvio fu addirittura costretto a dimettersi, con spread alle stelle quota 500,  e per giunta  senza aver attuato nulla di ciò che aveva sottoscritto nel famigerato patto con gli italiani….sceneggiata ripetuta ora nel salotto vespiano. Condanne a gogò, connivenze mafiose dimostrate, e moralità quantomeno discutibile per dimostrate ossessioni sessuali. Suo partner il mitico padano, con nessuna attività lavorativa alle spalle, antimeridionale convinto con canti e dichiarazioni a dimostrarlo nel suo carniere. Razzismo a piene mani, lotta ai migranti, e tutta una retorica di destra che accontenta anche il terzo e minore partner della coalizione, quel triste residuo del M.S.I. d’una volta che ora s’appella come Fratelli d’Italia. Fratelli? Di chi? Dei nostalgici destrorsi del regime del ventennio e fratelli del Cavaliere e del leghista sopracitati.
Dall’altra parte (non tanto distante poi…) quel PD al governo da un po’ di tempo, contraddistintosi x il famigerato Patto del Nazareno col Cavaliere, e per il Jobs Act, la legge Fornero, e l’abolizione dell’articolo 18, ovvero nulla che ha a che  fare con i valori della Sinistra, di cui è col suo leader Renzi eclatante esempio d’appropriazione indebita di collocazione politica e d’essere solo cattivi interpreti al soldo del neoliberismo. Una forza, ad esser buoni, ormai di centro, ma mistificatrice  ed impropria erede di valori ormai traditi e dimenticati, di frequentazioni e collaborazioni  molto discutibili, per cui affidabilità vicino allo zero. Alcuni suoi rappresentanti, in ritardo notevole e dopo aver firmato quegli errori politici di cui si sono macchiati, hanno dato vita a Liberi & Eguali. Peccato siano in primis preoccupati del mantenimento delle poltrone alla Camera e in Senato, e pronti se non a rientrare ma comunque a far accordi post elettorali con chi hanno lasciato da poco.
Ultimo soggetto, fra i cosiddetti ”grandi” è il Movimento 5 Stelle. Tante dichiarazioni rivoluzionarie, alcune buone idee, critiche a 360 gradi a tutti da un autoproclamato piedistallo. Competenze discutibili, già dimostrate nelle esperienze di governo amministrativo d’importanti città. Certo non avranno solo colpe, ma il solo fatto d’aver non dimostrato i rivoluzionari cambi di marcia non è esempio di grande efficienza quando chiamati in causa. Gente che è nelle sfere alte della politica perché votati online sul loro sito (o  di Casaleggio?), come il loro giovane leader, spesso con quote di circa 200 voti (ovvero un condominio o 5 famiglie numerose!). Composizione delle liste con nomi discutibili di persone, da ricusare in fretta, non limpide per varie cause. E che a scoprirlo siano giornalisti televisivi o non la dice lunga sulle loro capacità. Vero che altre forze ne hanno d’incandidabili in lista, ma se proprio loro non sanno sceglierseli e selezionarli di certo non è un buon esempio o un invito alla fiducia. Così come non è buon esempio la contradditorietà ondivaga su temi importanti (vedi i migranti, l’essere in Europa con gente come Farage,ecc..) e un populismo ricorrente nel mettere alla stessa stregua Destra e Sinistra.
Queste le forze in pool position..e poi cosa resta? Poco…ad onor del vero, se si pensa al problema dei rigurgiti nazifascisti (fenomeno anche europeo..). Avvilente il mettere  da queste forze sullo stesso piano ciò con l’opposto fenomeno dell’antifascismo e contestazioni susseguenti. Questo s’aggiunge al problema Sud, sparito dalle agende e dimenticato dalle priorità e anche dalle promesse. Basterebbe leggersi qualche testo illuminato come “Le Quattro Giornate di Napoli –Storie di antifascisti”del prof. Giuseppe Aragno, nel direttivo di demA a Napoli e candidato in Potere al Popolo, o anche “Brigantaggio e Rivolta di classe – Le radici d’una guerra contadina”di Enzo Di Brango e Valentino Romano (esponente della sezione romana del Partito del Sud). Due testi che raccontano la verità sulle capacità antifasciste e antipotere del popolo napoletano e in genere del Sud, contro la sottovalutazione o il racconto solo oleografico e nostalgico.
E Giuseppe Aragno è candidato proprio in quel Potere al Popolo che appare come l’unica e coraggiosa lista di vera Sinistra, e la sola che ha tra l’altro nel manifesto la parola “meridionalista” e nel programma alcune pagine proprio sul Sud e la Questione Meridionale. Questo grazie  anche al contributo del Partito del Sud che ne è componente assieme all’associazione ”Je so pazzo”(motore dell’idea della lista e del soggetto politico), a Rifondazione Comunista,al P.c.i., e ad altri movimenti e associazioni. Temi e proposte ripresi dalla tradizione storica della Sinistra…l’equità, la solidarietà, la redistribuzione della ricchezza, il meridionalismo vero e progressista (come dai suoi veri padri come Gramsci,ecc..)
Indubbiamente un’impresa difficile, dal linguaggio comunicativo perfettibile, ma almeno col target dei veri e grandi valori, della onestà intellettuale senza escamotage del ”dare per avere”. Il mondo dei personaggi dell’arte  e della cultura, degli intellettuali,  sta dimostrando grande interesse con adesioni che si susseguono di continuo.
Un sincero in bocca al lupo a Potere al Popolo  che supporti la voglia di chi ancora crede che la politica sia un dovere e una nobile arte.

Andrea Balìa

giovedì 1 febbraio 2018

Interessante intervista di Argyrios Argiris Panagopoulos a PAOLO FERRERO, Vicepresidente Partito Sinistra Europea DOBBIAMO COSTRUIRE UNA SINISTRA DECENTE L'intervista è stata pubblica al quiotidiano di SYRIZA "Avgi", Mercoledi 31 Gennaio 2018



PAOLO FERRERO, Vicepresidente Partito Sinistra Europea

DOBBIAMO COSTRUIRE UNA SINISTRA DECENTE

L'intervista è stata pubblica al quiotidiano di SYRIZA "Avgi", Mercoledi 31 Gennaio 2018.
“L'Italia si avvia ad una “grande - grande coalizione” da Berlusconi fino anche a D'Alema senza contestare l'austerità, mentre la Sinistra che lotta contro il neoliberismo compie con il “Potere al popolo” i suoi primi passi in una prospettiva alternativa a lungo termine”, ha detto ad “Avgi” Paolo Ferrero, il vicepresidente del Partito della Sinistra europea ed ex segretario di Rifondazione comunista.
-Com'è la situazione nell'Italia pre-elettorale, dove i grandi partiti e le coalizioni di partiti si sono accordati per salvare il paese ... tutti insieme?
Sembra che le classi dirigenti siano riuscite a risolvere in via definitiva, o meglio per un lungo periodo, il problema della gestione del governo del paese, la cosiddetta governance, perché la legge elettorale che hanno fatto non è una classica legge elettorale che premia il sistema bipolare, ma una legge che richiede coalizioni dopo le elezioni. Sono importanti gli accadimenti degli ultimi giorni in cui il Partito Democratico, il Movimento Cinque Stelle, Liberi e Uguali di Massimo D'Alema e la Destra di Berlusconi hanno sottolineato di essere d'accordo nell’andare a una grande coalizione per formare un governo su iniziativa e sotto le indicazioni del presidente della Repubblica.
Ciò significa che sappiamo già come andranno a finire le elezioni, indipendentemente da cosa voteranno i cittadini. In altre parole, almeno il 70% dei deputati del prossimo Parlamento sono già pronti a sostenere un “governo di stabilità” per salvare il paese, vale a dire l'attuazione delle politiche provenienti da Bruxelles e Berlino.
Il nuovo elemento emerso con chiarezza in questi giorni è che c'è un grande blocco di forze politiche, nonostante le differenze apparenti, che funziona con le dinamiche interne che impone Berlino, la grande coalizione di destra bavarese, della destra popolare della Merkel e dei socialdemocratici. In Italia, questo si traduce in una coalizione “salvifica” che parte da Berlusconi e comprende fino a D'Alema, che proprio tra l'altro chiede la formazione di un governo di unità nazionale.

-Questa prospettiva non corre il pericolo di spingere ancora più cittadini verso l'astensione, dal momento che il loro voto sembra avere caratteristiche decorative?
Ovviamente, l'astensione raggiungerà probabilmente nuovi livelli record per le elezioni parlamentari, ma ciò non sembra che interessi. La domanda è se saremo in grado di fare almeno una Sinistra decente.

-Perché in Italia non è stato possibile costruire fino ad oggi una forza politica di Sinistra di un certo peso? Sembra che non manchino le persone?...
Gli sforzi per creare una Sinistra unita e alternativa di fronte al Partito Democratico sono durati per anni. Sono affondati perché i leader di Sinistra Ecologia Libertà prima e di Sinistra Italiana, oggi hanno scelto di cooperare con coloro che vogliono resuscitare il Centrosinistra. Anche quando sono venuti con l'Altra Europa con Tsipras gli eurodeputati che si sono poi uniti alla Sinistra Italiana, come Sergio Cofferati, sono rimasti o sono andati con i socialisti al Parlamento europeo. Lo stesso è successo con il gruppo di Civati.
Sembra che gli appartenenti a Liberi e Uguali vogliano una Sinistra contro Matteo Renzi per ricostruire un Centro-sinistra con le caratteristiche di Prodi. Non è un tentativo di costruire una Sinistra alternativa contro il neoliberismo, ma uno sforzo per costringere da posizioni più di sinistra il Partito Democratico a far resuscitare un Centro-sinistra come quello di Prodi.
Questa è una catastrofe perché intrappola molte forze che potrebbero essere utilizzate per qualcosa di più positivo perché il Centrosinistra di Prodi ha fallito due volte e per di più nelle urne. In questo senso i Liberi e Uguali non fanno parte della Sinistra che vuole costruire una Sinistra, ma, come dicono loro stessi, una parte della Sinistra che vorrebbe far rivivere il Centro sinistra. Per questo motivo, non potremmo essere insieme a loro, né come Rifondazione comunista né come Sinistra europea, perché abbiamo un'altra politica.

-Il termine “Sinistra” sembra affronta problemi di credibilità in Italia, utilizzato da forze più diverse, dal Partito Democratico fino ai tradizionali gruppetti di Sinistra...
C'è un problema di credibilità della Sinistra in Italia, poiché viene sistematicamente creata la confusione che la Sinistra è il Centro sinistra o il Partito democratico, nascondendo costantemente che ci possano esistere anche alternative. Non è casuale, ad esempio, che la lista “Potere al Popolo” non esiste in nessun grande giornale o mezzo di informazione dominante. Quello che conviene è di far vedere che la Sinistra finisce con Massimo D'Alema.
In sostanza cercano di mutare il sistema bipolare, con un sistema con tre grandi forze ed un piccolo partito, che saranno i partiti legittimati a governare, ma senza mettere in discussione il Patto di stabilità, che non faranno riferimento all’ enorme debito del paese o agli enormi problemi sociali che affrontiamo, visto che un italiano su tre è vicino o sotto la soglia della povertà.
Dal momento che sono stati in grado di mettere nel quadro dell'Europa neoliberista anche il Movimento di Cinque Stelle le persone decideranno ... l'equilibrio interno del nuovo governo e non la politica reale che il governo metterà in atto. La scelta del prossimo governo riguarderà se si è più vicini a Berlusconi, a Renzi, a Di Maio o a Grasso, ma non se avrà un programma politico diverso da quello dell’attuale governo.

-Il governo Gentiloni rimarrà anche dopo le elezioni?
Non possiamo saperlo in questo momento, perché dipenderà dalle dimensioni della sconfitta del Pd, se la Lega Nord resterà in coalizione con Forza Italia di Berlusconi. La forma può cambiare, proprio come il volto del primo ministro, ma la sostanza della politica rimarrà la stessa o peggiorerà.
In Italia tutti temono la fine del Quantitative Easing da parte della BCE di Mario Draghi, perché temono che la Germania eserciterà pressioni sull'Italia. Ecco perché nessuno vuole governare da solo e desiderano degli alleati. Vogliono un tipo di governo come quello Monti che annuncerà inevitabilmente nuove misure di austerità che dovranno essere adottate.

-C'è anche la questione della liquidità bancaria e del debito...
Si capisce molto bene che cosa significa per le banche l'abbandono del Quantitative Easing da parte della BCE e le speculazioni che si potranno esercitare sui tassi del debito e sugli interessi delle obbligazioni italiane.

-Qual è l'altra Sinistra che scende nelle elezioni?
Abbiamo creato l'unica lista elettorale di Sinistra a livello nazionale, raccogliendo tra l’altro decine di migliaia di firme. Con partiti di sinistra, collettivi, movimenti, persone senza partito, abbiamo organizzato assemblee che hanno deciso dal basso le liste di “Potere al Popolo”. In certo senso assomigliava ai tentativi iniziali fatti nel creare SYRIZA. Le elezioni sono il primo passo, perché dobbiamo pensare di creare un soggetto politico di Sinistra. Abbiamo bisogno di raccogliere forze e dare l’immagine di un partito.

-Il risultato elettorale quale ruolo giocherà?
È meglio vincere che perdere... Dev'essere comprensibile che stiamo cercando di raccogliere forze. “Potere al Popolo” è il primo tentativo di far rinascere la Sinistra. Ci sono molti giovani coinvolti nel progetto. Dobbiamo continuare indipendentemente dal risultato elettorale.

-Come vede, come vice presidente della Sinistra Europea, gli ultimi sviluppi in Germania, in Austria e le prossime elezioni in un certo numero di paesi dell'Europa centrale?
La formazione del governo tedesco determinerà molti dei prossimi sviluppi. Non ci saranno cambiamenti sostanziali a livello economico. La Grecia è stata ricattata dall'Europa e tutto quello che è riuscita a ottenere lo ha ottenuto sul campo di battaglia, senza avere sconti. Non penso che la Sinistra europea sarà in grado di stringere un'alleanza con i socialisti per spostare l'Europa a Sinistra. Dobbiamo unire tutte le forze della sinistra anti-liberista contro l'austerità. Dobbiamo impedire la frammentazione delle forze che combattono contro il neoliberismo.